LA PIRAMIDE DI MASLOW
Cos’è e perché dovremmo imparare ad usarla.
Chi di noi non vorrebbe scoprire la formula della felicità? Psicologi, filosofi, umanisti, tutti nei millenni l’hanno cercata e molti hanno provato a creare degli schemi per aiutarci in questo intento, uno di loro è sicuramente Abraham Maslow!
Abraham Harold Maslow (1908/1970) esponente della “psicologia umanistica” è noto per avere ideato, nel 1954, una piramide che identifica la gerarchia dei bisogni umani.
Secondo Maslow, per capire a fondo un individuo è necessario conoscere la sua storia emotiva e cioè indagare su quali siano le sue motivazioni e i suoi bisogni soddisfatti o meno.
La motivazione è quella spinta alla base del comportamento umano, che stimola l’individuo all’azione per poter raggiungere uno scopo. Il bisogno è avvertito quando c’è un’insoddisfazione e quindi si sente l’esigenza di cercare il mezzo per soddisfarlo. Il bisogno fa sempre scattare la motivazione.
La piramide di Abraham Maslow dispone gerarchicamente una serie di bisogni che dovrebbero essere soddisfatti. La piramide è suddivisa in cinque livelli e pone alla sua base le esigenze primarie e fisiologiche per arrivare in vetta, al primo livello, dove si trova la piena realizzazione del potenziale umano e quindi la felicità.
Per progredire e quindi raggiungere il successo e la felicità è necessario appagare sempre il bisogno di grado inferiore.
La suddivisione della piramide in cinque livelli.
- 5° BISOGNI FISIOLOGICI (respirare, mangiare, bere, riposare riprodursi).
- 4° SICUREZZA (fisica, di salute, di proprietà)
- 3° APPARTENENZA (amore, amicizia, affetto)
- 2° STIMA (rispetto, realizzazione, autostima, autocontrollo)
- 1° AUTOREALIZZAZIONE (creatività, accettazione, moralità)
Analizziamo questi cinque livelli uno ad uno.
BISOGNI FISIOLOGICI
Questi bisogni che si trovano alla base della piramide, devono essere soddisfatti per primi perché fondamentali per la sopravvivenza: Respirare, mangiare, bere, riposare, riprodursi. E’ importante inoltre che tutti questi bisogni siano di qualità, cioè, dormire bene, mangiare bene e con soddisfazione ecc…
BISOGNI DI SICUREZZA
Anche in questo caso si parla di bisogni primari per l’istinto di sopravvivenza. L’essere umano ha l’esigenza di sentirsi protetto e per questo motivo desidera un’ottima salute, un buon lavoro, una casa, una famiglia. Come nel punto precedente, anche in questo caso la qualità è indispensabile per poter accedere al livello successivo.
BISOGNI DI APPARTENENZA
Amore, affetto, relazioni sociali, questo è l’ultimo livello dei bisogni inferiori. Tutti provano queste emozioni, legami affettivi che accompagnano una persona fin dalla sua nascita, amore rivolto a genitori, fratelli, figli, amici e compagni, insomma emozioni che completano l’individuo aiutandolo a vivere meglio e a placare dispiaceri e sofferenze.
BISOGNI DI STIMA
Al quarto livello della piramide di Maslow c’è il bisogno di appagamento grazie al successo personale. A prescindere da quali siano le passioni, i desideri, i sogni, le persone hanno bisogno di essere approvate e rispettate, hanno l’esigenza di sentirsi realizzate, di prefiggersi un obiettivo e di cercare di raggiungerlo sfruttando le proprie capacità. E’ evidente che se questo meccanismo non è ben oliato viene a mancare l’autostima creando spiacevoli disagi.
BISOGNI DI AUTOREALIZZAZIONE
A questo livello (l’ultimo) con l’autorealizzazione, si trova l’apice del successo e quindi la felicità. Raggiungere gli obiettivi prefissati significa stare bene con se stessi e con gli altri, rende una persona sicura, libera e fiera di essere riuscita a realizzarsi nella vita.
Credo che a questo punto abbiate compreso bene il meccanismo…. Soddisfare i propri bisogni partendo dalla base della piramide è fondamentale per accedere ai livelli successivi e quindi raggiungere la felicità. Documentandomi su questo argomento ho pensato: beh, mi sembra abbastanza facile questo esercizio della piramide…. Vi assicuro che non lo è affatto, perché se è vero che i bisogni fondamentali possono essere facilmente appagati è anche vero che i bisogni sociali e relazionali sono mutevoli e lasciano sempre il posto a nuovi progetti sempre più ambiziosi…la conseguenza è una insoddisfazione continua per gli obiettivi non raggiunti. Sono convinta però della validità di questa piramide, non solo come guida e scuola di vita ma anche perché ci può aiutare nella comprensione delle persone con cui interagiamo tutti i giorni.
La felicità non è inarrivabile ma si può raggiungere con la consapevolezza dei nostri limiti e delle nostre capacità, se poi però, crediamo ciecamente di poter raggiungere un obiettivo, non c’è niente e nessuno che ci possa fermare perché si attiva la “legge di attrazione”….ma questa è tutta un’altra storia!